Il benessere delle galline

Il benessere delle galline

Prendersi cura del proprio animale è molto gratificante e ci sono ben 11 motivi per accudire una gallina come un gatto! Come allevatori abbiamo la responsabilità di garantire il maggior benessere possibile a questi graziosi pennuti. Vediamo delle regole d’oro indispensabili per il benessere dei nostri amici polli.🐔

Che cos’è il benessere delle galline?

Il benessere è quella condizione in cui le galline appagano completamente le loro necessità fisiche e psicologiche. In sostanza, parliamo della qualità di vita percepita dall’animale.

Sul tema del benessere animale va ricordata la Convenzione europea sulla protezione degli animali da allevamento del 10 marzo del 1976 e poi successivamente ratificata dall’Italia il 14 ottobre 1985 con la legge n.629.

Da qua, si iniziò a parlare delle 5 libertà che devono essere garantite agli animali allevati:

  • Libertà dalla fame e dalla sete
  • Libertà dal disagio
  • Libertà dal dolore, dalle ferite e dalle malattie
  • Libertà di esprimere il comportamento naturale
  • Libertà dalla paura e dall’angoscia

Queste regole si basano sui bisogni fondamentali e primari di ogni animale, i quali devono essere garantiti, soprattutto in condizioni di cattività che non consente la soddisfazione autonoma del bisogno.

Apparentemente potrebbero risultare scontate ma è bene saperle mettere in pratica per il maggior benessere delle nostre galline domestiche.

Libertà dalla fame e dalla sete

L’alimentazione è uno dei principali fattori che determinano il benessere delle galline. Un’alimentazione sbagliata porta a carenze nutrizionali che si manifestano attraverso malattie e scarsa produzione di uova.

Vediamo cosa, quanto e come somministrare il cibo alle galline.
pollo che mangia

Cosa mangiano? Le galline sono animali prevalentemente granivore e devono essere alimentate con una buona porzione di granaglie (intere o sbriciolate). Evitiamo alimenti sfarinati, visto che il loro processo digestivo prevede che il cibo venga sminuzzato nello stomaco muscolare.

Le galline si nutrono anche di vegetali freschi: erbe e verdure non devono mai mancare. Oltre a ciò è bene ricordare che le nostre cocche sono anche onnivore. Per una dieta completa è bene offrire qualche insetto in più (es. camole) o gli scarti di carne dalla cucina (meglio cotti).

Quanto cibo dare? Dipende molto dalla grandezza dell’animale e dall’età. Vi consiglio di sperimentare. Troppo cibo lasciato a terra causa sporcizia e attira altri animali come i topi, che possono risultare molto dannosi per il benessere delle galline. Se vi rimane troppo cibo è meglio rimuoverlo.

Come somministrare il cibo? Meglio distribuire il cibo in più punti per evitare la competizione nel raccogliere più semi. Competizione che si manifesta con beccate fino a trasformarsi, in alcuni casi, in cannibalismo.

Sempre per il discorso sulla competizione, le mangiatoie vanno preferibilmente installate a 2/3 metri di distanza dagli abbeveratoi. In modo tale, le galline dominanti che mangiano per prime, finito di cibarsi, dovranno spostarsi per bere, lasciando spazio alle altre.

Le galline bevono molto e i punti di abbeverata sono posti affollati. Se l’abbeveratoio perde, il terreno si trasformerà in una pozza d’acqua e fango, favorendo la proliferazione di vermi e coccidi (parassiti dei nostri amici pennuti). Per evitare ciò potete installare, sotto all’abbeveratoio, una griglia in rete per il drenaggio dell’acqua oppure posizionarlo su pietra o ghiaia. L’importante è che si eviti la formazione di fango, uno dei nemici principali delle galline.

Ambiente appropriato 

Un ambiente costruito ad hoc per le galline prevede che il pollaio e l’ambiente dove esse vivono sia composto da queste zone:

  • un nido dove potersi nascondere e fare le uova;
  • una zona di alimentazione;
  • un’altra di abbeverata;
  • una zona da pascolo;
  • e un luogo dove appollaiarsi.

Ricordo che le galline amano riposare appollaiate sui posatoi. Per un maggior benessere delle galline, questi devono avere una forma adeguata che consenta di far presa ed evitare che le galline con la paura di cadere si appoggiano con lo sterno.

posatoio
I posatoi andrebbero collocati ad almeno 50 cm dal pavimento. L’altezza dipende anche dal tipo di razza di gallina che avete e da cosa le piace: se avete una Moroseta, meglio tenerli bassi (vanno bene 50cm).

Per il vostro pollaio casalingo potrete utilizzare, per la creazione dei posatoi, assi di legno o di plastica resistente. Per darvi delle misure utilizzate un asse con 3,5 cm di base e minimo 3 cm di altezza con angoli smussati.

Se avete molto spazio, potreste posizionare più posatoi ad altezze diverse simulando una sorta di scala. Per questa tipologia di posatoio è utile realizzare, sotto di esso, un cassone raccogli feci chiuso alla galline (la zona sotto ai posatoi si sporca velocemente).

Libertà dal dolore e dalle malattie

Ecco alcuni accorgimenti utili:

  • Lettiere asciutte: per chi usa la lettiera nel pollaio deve tenere a mente che una lettiera umida è fonte di proliferazione delle malattie. L’umidità ottimale delle galline è intorno al 20/25%. Per diminuirla bisogna tenere basso il n° di capi per metro quadro (non devono essere presenti più di 4 x m2). Se non basta, l’umidità in eccesso va eliminato con una buona ventilazione naturale che non causa spifferi di aria gelida.
  • Evitare la formazione di fango: nel fango proliferano vermi e altri parassiti fastidiosi per le galline. Evitiamo che si formi sia intorno agli abbeveratoi sia nella zona da pascolo.
  • Pulizie frequenti.
  • Controllo generale dell’animale: ogni tanto prendiamo le nostre galline e controlliamo se hanno bestioline che gironzolano su di esse, se presentano ferite o comportamenti strani.

Come prevenzione è bene vaccinare le proprie galline siccome alcune malattie, come il morbo di Marek, non hanno cure. Ed evitiamo di aspettare a contattare il veterinario. Trovatene uno di fiducia e tenete il numero salvato in rubrica!

Esprimere un comportamento naturale

Lasciamo che le cocche siano libere di esprimere il loro comportamento naturale. Ciò si traduce dando spazi ampi e sufficienti, attrezzature appropriate e la compagnia di altre galline.

Il nido collettivo: capita spesso di vedere che una gallina che va a deporre in un nido venga seguita da un altra, anche se il posto è stretto e in due non ci stanno. In questo modo le uova si mescoleranno. Come mai questo istinto? Per difendere le loro uova! Se le galline vanno a deporre in due nello stesso posto, la probabilità che le uova di una vengono predate diminuisce del 50%.

Terra e spazio per razzolare: le galline passano ore e ore a raspare il terreno per trovare cibo o qualsiasi cosa di sfizioso anche se hanno la pancia piena. Lasciamole fare, è il loro modo di tenersi impegnate durante la giornata.

Bagno di sabbia e di sole: il bagno di sabbia è una attività anti-stress che piace molto alle galline: si “buttano” la terra addosso e ciò previene la manifestazione di parassiti. Questa attività spesso è abbinata con il “bagno di sole” dove le galline si sdraiano al sole con le penne allargate (la funzione è identica a quella del bagno di sabbia: si liberano da bestioline indesiderate).

bagno di sabbia

Evitare il disagio

Sarebbe meglio evitare di inserire nuovi animali all’interno di un pollaio già formato e dove si è già creata una gerarchia. Sono situazioni che portano a un inevitabile competizione, con notevole stress e a volte anche ferite per gli animali sottomessi.

Difendere le galline da predatori con una buona rete anti-predatore (es. cani, gatti, topi e volpi) nella zona pascolo e dove vivono le galline. Alta almeno 180-200 cm e interrata per almeno 30 cm. L’ideale è che vada anche a chiudere la parte alta per evitare l’intrusione di predatori volatili (es. falchi).

Presa salda per cattura e spostamento: non tutti i vostri amici pennuti si faranno prendere con facilità. La cattura e lo spostamento provocano stress. Accorciamo i tempi di spostamento e utilizziamo una presa salda che vada a bloccare tentativi di fuga che possono ferirla.

Buon allevamento!

Info e fonti ➡ Guide pratiche – Vita in campagna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *